La Direttiva Macchine – Perché

WHY … Perché nasce la DirettivaMacchine? A chi è rivolta?

La direttiva macchine è una legge sancita dall’Unione Europea rivolta ai costruttori di macchine che sono tenuti a rispettare i requisiti essenziali per la salute e la sicurezza relativi alla progettazione e alla costruzione di macchine al fine di migliorare la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato europeo, agevolandone la libera circolazione.

 

Ma ha anche un secondo scopo, infatti, grazie all’organizzazione di un quadro armonizzato per la costruzione di macchine più sicure, riveste un importante ruolo economico per il settore meccanico europeo in quanto se le macchine vengono progettate e costruite ad hoc, vengono abbassati notevolmente i costi conseguenti il verificarsi di possibili infortuni o problemi di salute accorsi ai lavoratori, nel loro ambiente lavorativo o agli utilizzatori finali.

La tutela dei lavoratori/utilizzatori è quindi di fondamentale importanza per gli Stati Membri, i quali devono assicurare la giusta applicazione delle regole imposte dalla Direttiva Macchine, garantendo nel loro territorio un maggior livello di sicurezza e salute delle persone ovvero lavoratori, consumatori e all’occorrenza agli animali domestici, nei confronti che derivano dall’uso delle macchine.

Si intende che la messa in servizio di una macchina ai sensi della presente direttiva concerne soltanto gli utilizzi della macchina stessa per l’uso previsto o almeno prevedibile; ciò però non impedisce condizioni di utilizzo estranee alla macchina, purché tali azioni non comportino modifiche che farebbero risultare la macchina non idonea alla presente direttiva.

Condizione oltretutto necessaria è prevedere un adeguato meccanismo che consenta l’adozione di misure specifiche che impongano agli Stati membri di vietare o limitare l’immissione sul mercato di alcuni tipi di macchine che presentano situazioni di rischio a causa delle loro specifiche tecniche.

I requisiti fondamentali di sicurezza e di salute devono comunque essere rispettati al fine di garantire che la macchina sia sicura. Queste condizioni devono essere rispettate con il massimo criterio, tenendo anche conto dello stato dell’arte al momento della costruzione e dei requisiti tecnici ed economici.

Il fabbricante o chi per lui deve tenere conto, durante la progettazione e successivamente durante la costruzione della macchina, che il suo prodotto potrebbe essere utilizzato da consumatori, ovvero operatori non professionisti.

E’ opportuno quindi lasciare al fabbricante l’intera responsabilità di attestare la conformità della macchina alla Direttiva Macchine.

Per quelle categorie di macchine considerate più pericolose invece, (ad esempio quelle dell’Allegato IV) è auspicabile e necessaria una procedura di certificazione più rigorosa.

Quando il fabbricante ha effettuato la valutazione di tutti i rischi che potrebbero interessare la macchina e verifica che siano ridotti al minimo, appone la marcatura CE di conformità sulla suddetta macchina.

La marcatura CE deve essere pienamente riconosciuta come l’unica marcatura che garantisca la conformità della macchina secondo la Direttiva Macchine. L’utilizzo di qualsiasi altra marcatura che possa indurre ad un errore i terzi, ad esempio il significato o il simbolo grafico, è vietata.

Per far sì che la marcatura CE e il marchio del fabbricante abbiano la stessa qualità è importante che vadano apposti utilizzando la stessa tecnica. Invece, per poter distinguere le marcature CE presenti nei componenti e la marcatura CE della macchina, è importante che quest’ultima venga disposta affianco al nome di chi se ne assume la responsabilità, cioè il fabbricante o il mandatario.

Il fabbricante o il mandatario devono inoltre garantire che sia effettuata la valutazione dei rischi riguardo alla macchina che si vuole immettere sul mercato. Quindi devono stabilire quali sono i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicati a suddetta macchina e per quali dovranno essere adottati provvedimenti in merito.

E’ indispensabile che il fabbricante o il mandatario che progetta e costruisce la macchina, prima di redigere la dichiarazione CE di conformità, rediga il fascicolo tecnico della costruzione. L’insieme di tutta la documentazione non deve per forza essere materialmente disponibile in permanenza; basta che sia disponibile su richiesta.

Gli Stati Membri, nel caso vengano violate delle disposizioni della presente direttiva, dovranno prevedere un regime di sanzioni rivolte al fabbricante del prodotto. Tali sanzioni dovranno essere effettive, proporzionate al tipo di violazione e dissuasive.

In conclusione, la direttiva macchine si applica con lo scopo di determinare i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute da rispettare durante la progettazione e la fabbricazione per migliorare il livello di sicurezza e la qualità delle macchine immesse all’interno del mercato europeo, in modo da abbassare notevolmente le spese dovute alla sanità dei lavoratori.

È molto importante conoscere e rispettare la direttiva macchine perché nel caso di problematiche che si possono riscontrare per negligenza nei confronti della direttiva, si è soggetti a sanzioni sia civili, sia a procedimenti penali.

Advolo S.r.l. e il suo staff conosce ogni particolare della presente direttiva e sarà lieta di condividere con voi le sue conoscenze e chiarire i vostri dubbi a riguardo.

Le 4 W continuano alla prossima puntata: (COME….)

 

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